Consolidamento antisismico: perché la sicurezza non è straordinaria

13.07.2018 10:58

Riqualificare gli edifici per evitare che crollino alla prima scossa di terremoto. Finora gli interventi massicci di consolidamento antisismico sono stati legati a finanziamenti di natura eccezionale e in occasione delle emergenze. Invece la solidità va affrontata in modo sistemico e non solo sulla scia delle ricorrenti calamità.

L’adeguamento antisismico non deve essere “straordinario”

Dal Dopoguerra in poi, abbiamo costruito il nostro territorio a forza di programmi straordinari di intervento, per poi accorgerci in epoche più recenti che certe tipologie costruttive e urbanistiche non erano propriamente straordinarie, cioè eccezionali nel senso della qualità.

Allora, ci siamo inventati i programmi straordinari di riqualificazione urbana, con tante sigle quante sono le sfaccettature della nostra fantasia italica: Pri, Pru, Piruea, Piu, fino ai programmi Urban e ai Contratti di Quartiere. Tutti programmi straordinari, che di extra avevano per lo più risorse pubbliche da mettere in gioco e qualche buona pratica di coordinamento, ma che proprio nella loro straordinarietà ed eccezionalità hanno tuttavia fatto perdere di vista il vero obiettivo.

Una politica seria, costruttiva e soprattutto solida deve guardare alla logica ordinaria di una prevenzione che deve diventare il leit motiv del nuovo costruire e delle nuove politiche di intervento.